Alternative impraticabili 28 Marzo 2005
Che se io non fossi io ma fossi un’altra, oggi che è Pasquetta sarei andata a fare una bella gita col fidanzato e qualche coppia di amici che sono insieme da secoli come noi. Che se io non fossi io ma fossi un’altra, avrei un lavoro noioso e rassicurante trovato a 19 anni, commessa o segretaria o impiegata o qualcosa, avrei 12 anni di contributi in vista di una improbabile pensione e starei serenamente mettendo via i soldi per potermi sposare con il fidanzato di cui sopra. Che se io non fossi io ma fossi un’altra, il venerdì sera uscirei con le amiche, sabato andrei a farmi la piega e sabato sera pizza e (ad essere audaci) cinema col fidanzato e le coppie di amici di cui sopra-sopra. Che se io non fossi io ma fossi un’altra, non importa che mi si stringe la gola dall’angoscia al pensiero, ma certe volte proprio la vorrei una vita noiosa e rassicurante e prevedibile eccetera. Che proprio vorrei sapere cosa si prova a vivere una vita che sai già benissimo dove sta andando, e non state a farmi menate sul fatto che per saperlo non c’è bisogno di un fidanzato storico o di un lavoro noioso o del sabato sera fisso in pizzeria. Erano esempi.
una frase che uso come signature:
come posso perdermi se non so dove sto andando?
Ad alcuni non è data una vita su binari segnati…
Chiquita, io l’ho fatta per un po’ quella vita lì. Mi è preso un coccolone dopo pochi anni, poi la storia è finita e io sono tornata a fare la vita scombinata che mi meritavo.
E sono mica poco sollevata, guarda.
Lui restò, come chi non sa proprio cosa fare,
cercando ancora chissà quale soluzione,
ma è meglio poi, un giorno solo da ricordare
che ricadere in una nuova realtà sempre identica.
Ora non so davvero dove lei sia finita,
se ha partorito un figlio o come inventa le sere;
lui abita da solo e divide la vita
tra il lavoro, versi inutili e la routine di un bicchiere.
Soffiasse davvero quel vento di scirocco
e arrivasse ogni giorno per spingerci a guardare
dietro la faccia abusata delle cose,
nei labirinti oscuri delle case,
dietro lo specchio segreto di ogni viso
…dentro di noi.
SCIROCCO – F. GUCCINI
AHI QYE MAL, ESAS PALABRAS, MI CHICA, QUE MAL…
Ma piantala …
Io ho una vita scombinata ma prevedibile e mediocre. Va mo’ lÃ
io ho una vita scombinata e bellissima.
sono così felice da essere presuntuoso.
però una vita ordinata e prevedibile è una vita migliore.
la vita disordinata non ha una fine dignitosa.
e gli eroi romantici non esistono. sono tristi.
Cioè, non ho capito una cosa: ma l’alternativa quale sarebbe? E tu che vita vivi?
Che se tu non fossi tu ma un altra, non ti faresti certe domande e credimi, sarebbe davvero un vero peccato.
“Se impari la strada a memoria / non troverai certo granché / se invece smarrisci la rotta / il mondo è lì tutto per te” (il viaggiatore – mdl)
Magari non ti importa, ma hai l’ammirazione di un po’ di donne come te, che a volte si trovano alla sera (capita di sera, no?) a pensare che gli altri sono nel loro focolare mentre tu stai mangiando da sola… e io ammiro il coraggio di non accontentarsi.
Io.
@AMNT: eh a vederla così è molto vero, ma è anche vero che se non so dove sto andando rischio di girare in tondo in eterno.
@Giulia: no, mi rendo conto, è che la mia è più una curiosità accademica per tutte le vite che avrei potuto vivere e che invece no. Cioè detta così sembra un po’ tragica, ma giuro che non lo è.
@una mela: ma sarà davvero poi meglio un giorno solo da ricordare, o è la scusa di chi non ha saputo crearsi altro?
@Ask: non son credibile?
@fiandri: ve’ che ingordo che sei.
@roberto: sì beh non è che rischio di morire in una vasca da bagno di un alberghetto di Parigi, la mia vita decisamente non è così maledetta. E’ solo confusa.
@MB: l’alternativa è, era, quella che ho detto, una vita tranquillina e inconsapevole e giudiziosa e rassicurante. La mia è nebulosa e indefinibile e inconcludente.
@cathrine: ma ha senso farsi domande se tanto non ci sono risposte o comunque io non ho la pazienza di cercarle?
@kikkio: ci piacciono, i mdl. Potrei anche fidarmi, se lo dicon loro 😉
@augusta: ma come non mi importa, certo che mi importa. Però a volte mi chiedo se forse, solo forse, non sarebbe il caso di accontentarsi. Magari non in tutto, non sempre. Solo qualche volta.
Come ti capisco. Come ti capisco!!! COME TI CAPISCO!!!!!!
fa lo stesso 🙂
ah, per the sims, se non va rosebud prova con motherload…
Pochissssssssssssssssimo …
;o*
LOL, Chica, io intendevo il contrario, l’alternativa alla vita tranquillina e rassicurante!
Perchè ne conosco parecchie di persone che dicono la stessa cosa, cioè che preferirebbero una vita tranquilla: ma non si tratta di gente che s’è arruolata nella legione straniera, non cercano finanziamenti per spedizioni alla scoperta dell’Arca dell’Alleanza, non fanno i pornoattori per il mercato giapponese, non sono scafisti. Per cui mi risulta che l’alternativa a una vita tranquillina e rassicurante, nella maggior parte dei casi, non sia nient’altro che una vita… un po’ meno tranquillina e rassicurante, dove il posto di lavoro non è sicuro semplicemente perchè il lavoro sicuro non esiste più (ma in fondo si mangia lo stesso), e dove il fidanzato storico non c’è semplicemente perchè non lo si è trovato. Il tutto senza grossi scombussolamenti, avventure, o anche solo insicurezze. Ma soprattutto, questo non sembra dipendere dall’ “io sono fatto così”, ma dalla situazione contingente esterna.
@Phoebe: non ho capito, hai detto che mi capisci? 🙂
@Roberto: fa lo stesso 🙂
@Ask: oh eppure giuro che è così.
@M.B.: ok, vediamo se ho capito. Mi stai dicendo che non solo ho detto una cazzata, ma che faccio anche una vita noisa e banale come chiunque altro senza avere nemmeno i vantaggi del lavoro sicuro e del marito sicuro? E allora vaffanculo va’ 😛
Accontentarsi? Ma di cosa? Ci si accontenta di un lavoro che magari non è quello che sognavi da bambina (fare la ballerina in tutù, ovvio), ci si accontenta della piega che prendono i capelli anche dopo un’ora di phon e spazzola, ci si accontenta di una torta che non è lievitata bene o di un vestito che non sta proprio a pennello. Ma NON ci si accontenta per niente di un moroso così così, scherzi? Ci si deve vivere con l’uomo che si sceglie, è giustissimo e lecito NON accontentarsi.
Guarda che mi inalbero…
Chica, non ho detto questo e non ho detto nient’altro; non so se anche tu rientri nella stessa condizione delle persone che conosco io, oppure no. Il mio primo intervento, non a caso, era una domanda.
@Augusta: prometto solennemente che non mi accontenterò mai di un moroso, giurissimo. Due alla volta, o niente 😉
@M.B.: eh ma come mi sei diventato serio, però.
Siocca.
Gh 🙂