All yu need is 5 Febbraio 2005
Il grande sogno della mia vita è essere chiamata a Stranamore.
Dalla De Filippi no, anche se è quasi la stessa cosa, che però lì la gente piange troppo e poi tengono Ridge surgelato in qualche camerino e lo scongelano una puntata sì e una no.
Stranamore, dunque.
Un giorno sarò dalla parrucchiera con la mia amica, infida complice, e nel negozio irromperanno il berretto e i baffi di Castagna. Essi faranno i piacioni con le ottantenni sotto ai caschi e fingeranno di avere un messaggio per la sciampista, goffa 38enne illibata che sverrà per l’emozione MA
(colpo di scena)
i Sacri Baffi vibreranno come la bacchetta di un rabdomante e scartando abilmente la sciampista collassata punteranno su di me, che li guarderò atterrita da sotto una cascata di striscette di stagnola. Essi senza pietà mi preleveranno, togliendomi di mano la copia di Astra che tentavo di occultare con una copia di Amica, e mi trascineranno fuori. A questo punto correremo verso il camper, parcheggiato a 2.6 km di distanza, percorrendo tutte le strade del quartiere seguiti da una folla festante come succede a Rocky, mentre io mi stringerò addosso l’ignominiosa vestaglietta griffata Pierangela Coiffeuse tentando allo stesso tempo di impedire che l’impasto grigiolino per fare le mèches mi coli giù per il collo, si infili nei vestiti e mi imbiondisca il culo. Giunti sul camper i baffi mi mostreranno il videomessaggio, nel quale un Uomo mi implorerà di tornare da lui, parlando con voce rotta e occhi rossi, tenendo tra le braccia un topo di peluche che regge un cuore di peluche e che ha gli occhi più tristi di lui. Il topo, non il cuore. Allora io resterò pensierosa, guarderò i baffi, i baffi guarderanno me, io guarderò ancora i baffi, i baffi guarderanno ancora me, e dirò che non lo so, che ci devo pensare, che lui non cambia, che io non cambio, che le cose cambiano, che mah boh bah forse chissà ma io non ho più fiducia in lui, ma lui non ha più fiducia in me. I baffi saranno storditi e mi chiederanno solo di pensarci, e io prometterò di pensarci, e l’ultimo fotogramma sarà di me con gli occhi semichiusi, la stagnola in testa, il mascara colato (per una strana legge immutabile dell’universo, quando vado dal parrucchiere mi cola il mascara) (anche se non lo metto) e strisce di roba grigiastra in faccia (questo è l’impasto per le mèches, i baffi non c’entrano). Naturalmente poi andrò in studio, io e l’Uomo ci getteremo l’una nelle braccia dell’altro giurandoci eterno amore, il pubblico applaudirà felice, i baffi sorrideranno benevoli e ci regaleranno un soggiorno di dieci giorni al villaggio “Conchiglie nel Sole†di Marina di Minturno (LT), attualmente in costruzione, fine dei lavori prevista per il 2016. Noi ringrazieremo commossi e lasceremo lo studio salutando la folla come due regnanti in visita, poi ci sposeremo e al nostro primo bambino metteremo un grazioso paio di baffi posticci.
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