ChicaVQ 3.1

 

Niueig 31 Gennaio 2005

Filed under: VQ Pensiero — chicavq @ 11:38

Io non l’avevo letto. Che così, a naso, non mi ispirava. C’era chi ne parlava come di un capolavoro (poi a indagare scoprivi che leggevano la Tamaro quindi vabè, vai a fidarti). C’era chi ne parlava come di una cagata pazzesca (cit.). E c’era chi, appunto, si asteneva. Poi un amico me ne ha parlato bene. Uno che mica te l’aspetti che apprezzi quella roba lì, e poi una volta mi aveva consigliato un libro molto bello e quindi mi son fatta un post-it mentale e ho detto “prima o poi, se capita”. L’altro giorno, in biblioteca, è capitato.

[Per inciso, sono rimasta l’unica a usufruire delle biblioteche anziché dedicarmi al trendissimo bookcrossing?]

Ora però mi vien da chiedermi quanto male mi voglia questo presunto amico.
Che ti ho fatto, eh?
Quale peccato dovevo scontare, per spingermi a leggere L’Alchimista?
No ma va bene, eh.
In fondo un libro ti arricchisce sempre e sono sicura che anche questo libro qui può servire a qualcosa. Ad esempio è una miniera di frasi a effetto con cui riempire la Smemo. Questo se avessi 16 anni e una Smemo da riempire.

Ho paura di realizzare il mio sogno e di non avere, poi, più alcun motivo per mantenermi vivo. […] Ho paura che sia una grande delusione, e allora preferisco limitarmi a sognare.
Tu, per me, sei stato una benedizione. E oggi capisco una cosa: qualunque benedizione che non sia accettata, si trasforma in una maledizione. Io non voglio di più dalla vita. E tu mi stai forzando a vedere ricchezze e orizzonti che non ho mai conosciuto. Adesso che li conosco, e che conosco le mie immense possibilità, mi sentirò molto peggio di quanto mi sentissi prima. Perché so che posso avere tutto, ma che non voglio.
Se quanto hai già trovato è fatto di materia pura, non potrà mai marcire. E tu, un giorno, potrai tornare. Se è stato soltanto un attimo di luce, come l’esplosione di una stella, allora non troverai più nulla quando ritornerai. Ma avrai visto un’esplosione di luce. E anche solo per questo ne sarà valsa la pena.
Anche se ogni tanto mi lamento – diceva il suo cuore – lo faccio perché sono il cuore di un uomo e i cuori degli uomini sono così: hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potuto essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia. Perché, quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente.

Ho letto solo un libro peggiore di questo. La profezia di Celestino. Che anche lì. Oh sarò io, eh. Tra l’altro, poco fa il gatto ha quasi fatto cadere il libro nel cesso. Mancato per un pelo. Anche questo, secondo me, è un Segnale.

 

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