Bilanci 28 Maggio 2004
Cose (importanti) che ho imparato in 30 anni di frequentazione del pianeta.
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Mai lasciare gli avanzi di una Lemon Meringue Pie in frigorifero quando sei a dieta.
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Quando una sigaretta si rompe, anche se si tratta di un apparentemente insignificante buchino che lascia appena intravedere il tabacco, buttarla via. E’ inutile tentare di fumarla ugualmente tappando il buco con un dito, il fumo scappa via tutto da lì e ci si ritrova ad aspirare furiosamente a vuoto andando in iperventilazione. Buttarla via e accenderne un’altra bestemmiando tutto il calendario è la scelta migliore.
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Il connubio cappuccino+sigaretta non è una garanzia per fare la cacca. Trattasi di leggenda metropolitana senza fondamento.
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Allo stadio, in curva, mai mettersi sottovento.
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Non accarezzare un gatto contropelo.
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Mai, mai, mai andare a fare la spesa a stomaco vuoto.
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Rimandare a oltranza non è sempre produttivo, però è estremamente piacevole.
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Sull’Eurostar, mai scegliere la carrozza fumatori. Appostarsi in incognito in quella dei puri di polmone, e approfittare della carrozza fumatori per scaricare la propria dose di nicotina nell’aria irrespirabile.
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Se in un negozio ti danno del resto in più, tienilo. E’ il modo che ha dio per consolarti di tutte le volte che l’hai preso in culo.
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E’ importante imparare a dire no. Con grazia. E anche imparare a dire sì. Con grazia. In seguito, si passa il resto della vita a cercare di capire quando cazzo dire no e quando cazzo dire sì.
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Non cercare di interagire con altri essere umani prima delle 10 del mattino, e in ogni caso non prima di massicce dosi di caffeina e nicotina.
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Accettare il fatto che gli OB siano stati concepiti da qualcuno con la mente malata e le dita ipertrofiche.
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Non essere mai ambigua. Se qualcuno non ti piace, non basta dire no. Perchè c’è chi ha le orecchie selettive, e se tu dici no lui capisce “guarda, oddio, proprio in questo preciso istante no, però chi lo sa, magari tra 5 minuti o 5 giorni o 5 mesi o 5 anni diventerà sì”.
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Ho un talento innato per fare la pasta frolla. Se anche mi impegnassi per farla riuscire male, non ce la farei.
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Evitare con ogni scusa possibile l’incarico di segretario ai seggi elettorali.
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Che un quasi-amico puoi anche baciarlo. E a volte succede che quel bacio vi faccia diventare amici più in fretta, perchè riempie un po’ la distanza che vi separa. Questo se lui è intelligente. Se lui è stupido tenterà di brancicarti e di sbatterti su un letto e segnerà un’altra tacca e non diventerete amici. Indipercui, baciare solo quasi-amici intelligenti.
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Non spezzare gli spaghetti.
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Sulle cose che faccio che penso che dico, l’unica opinione che conta è la mia. Poi viene la mia. E infine ancora la mia.
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Non aprire un blog per rimorchiare: non serve.
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