Pene (!) di cuore. No, davvero. 6 Settembre 2003
Ieri sono capitata sul blog di un tipo che ha iniziato a scriverlo quando lui e la sua ragazza si sono lasciati. Un’angoscia senza fine, mai visto uno soffrire cosí. Tre o quattro mesi di blog e tre o quattro mesi in cui lei é il pensiero costante.
Ieri sera esco con un amico che non vedevo da tempo, lui e la sua ragazza si sono lasciati sei mesi fa e mi diceva che, ancora adesso, ogni cinque minuti gli viene in mente lei e non gliene frega niente di niente di tutto il resto e sta fisicamente male se gli capita di uscire con altre ragazze. Lei ovviamente non conosce le profondità di questa disperazione. Magari se la immagina, ma é difficile che uno vada a sbandierare queste cose. Al massimo le sbandiera con i vecchi amici davanti ad una napoletana ed una margherita.Insomma, poi c’é tutto l’apparato di considerazioni correlate. In ordine sparso: a certi momenti non bisognerebbe sopravvivere, bisognerebbe vivere una storia solo con la persona con cui si starà per sempre, meglio non vivere proprio certe cose se poi devono finire eccetera eccetera. Ora, io ho tentato di offrire il mio supporto nella forma di tutta una serie di banali considerazioni tipiche di queste occasioni. Ammetto che non credo di essere stata molto utile, anche perché comunque sono convinta che dopo la prima botta iniziale non si puó stare a crogiolarsi nel dolore e servono calcioni nel culo per far rinsavire. E alla fine di tutto questo, un pensiero tremendo di cui mi vergogno molto mi sta girando per la testa: ma qualcuno avrà mai sofferto cosí per me?
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