ChicaVQ 3.1

 

Io ve lo dico, poi fate voi 12 Luglio 2003

Filed under: Uncategorized — chicavq @ 00:30

Sta per nascere TypePad, e mai attesa fu cosí spasmodica ed elettrizzante. Cos’é TypePad? Forse é meglio dire prima cosa vuole essere: un’innovativa piattaforma per creare weblogs. In pratica, sarà l’ennesima piattaforma per creare weblogs. Cinico? Forse.

Di certo promette una moltitudine di funzioni che le piattaforme esistenti per ora non offrono, come la possibilità di visualizzare le statistiche dei visitatori quotidiani del proprio blog: un po’ maniacale, ma si sa che c’é chi ci tiene. Oppure la possibilità di scrivere un post e di tenerlo da parte per pubblicarlo in futuro, magari in un momento in cui non si ha l’ispirazione (i più accaniti tengono molto al loro pubblico, e il loro incubo é il blocco del blogger). Ancora, ci sarà la possibilità di inviare i terribili e petulanti mms dal proprio telefonino direttamente sul blog. Immaginate! Siete in vacanza in un’isola sperduta, a godervi il sole e il mare, e non riuscite a pensare ad altro che al vostro blog; trovare un internet point é impossibile, e allora che fare? Semplicissimo, scattate qualche foto e inviatela al blog: al vostro pubblico sembrerà di essere con voi in vacanza. Insomma, le funzioni che promette sono molte ma il senso resta quello: ancora e sempre blog. Per ora non ce ne si stanca, anzi quasi tutti i portali si attrezzano per offrire il servizio. Narcisismo? Bisogno di comunicare? Smanie di protagonismo? Speranza di uscire dall’anonimato? (Sia chiaro, nessuno crede a queste cose, ma le favole a volte possono davvero diventare realtà…vero, Selvaggia Lucarelli?) Forse tutte queste cose insieme, forse non é importante. Ma potrebbe esserlo, per capire quale direzione prenderà il fenomeno dei blog. In un articolo pubblicato il 16 giugno su nazioneindiana, lo scrittore Tiziano Scarpa ha fatto una tirata contro i blog, o meglio contro l’uso che se ne sta facendo: lamenta mancanza di passione, di fuoco, di audacia, di abisso. Tutto sacrosanto, per carità. Ma forse il signor Scarpa non tiene conto del fatto che non tutti i blogger sono aspiranti scrittori/giornalisti/artisti che cercano la via per Panorama (signorina Lucarelli, sempre tutto bene?). Molti sono semplicemente lí per raccontarsi: come prima affollavano le chat o i newsgroup, adesso affollano questi spazi che diventano vere e proprie comunità in cui si formano vari gruppetti e su cui regnano le blogstar, cliccatissime e spesso invidiatissime. Un vero e proprio microcosmo, insomma, con le sue leggi di mercato: e non é del tutto vero, come afferma Gianluca Neri nella sua risposta a Scarpa sull’Espresso del 10 luglio (e su gnueconomy), che a blog noioso corrisponde un libro poco interessante e destinato a restare invenduto. Triste a dirsi, forse, ma non sempre i contenuti bastano: anche tra blogger bisogna sapersi vendere, bisogna frequentare i posti giusti e parlare con le persone giuste. Poi, e solo poi, vengono i contenuti. C’é qualcosa di nuovo?

 

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