Stupidi link 31 Maggio 2003
Stavo pigramente spulciando Panorama on line (ok, leggevo l’intervista di Lippi in cui dice che se l’anno prossimo non vince la Champions League se ne va a Lourdes ad aiutare le vecchiette a scendere nelle miracolose acque) quando un box sulla sinistra ha attirato la mia attenzione:
il sedere di una signorina, molto bello peraltro, ovviamente nudo e altrettanto ovviamente incorniciato da guepiere e reggicalze e la domanda: “E tu di che sedere sei?“. ”orpo, mi son detta. Lo ammetto, ho sempre voluto sapere di che sedere sono. Cosí ho cliccato fiduciosa il culetto della signorina, preparandomi mentalmente a rispondere alle domande di un test che mi avrebbe svelato il mistero. Certo, in effetti mi sono chiesta che tipo di domande potevano mai farti per individuarti il culo…forse qualcosa tipo: “Qualcuno ti ha mai parcheggiato la bici sul fondoschiena?” “Hai ricevuto una lettera dal PRA dove ti si informava che per il possesso dell’oggetto in questione era necessaria l’immatricolazione e la targa?” “Hai fatto richiesta affinchè venisse dichiarato provincia?”. Ma insomma ero nello spirito giusto per affrontare l’ignoto. E’ quindi con somma delusione che ho letto l’avvincente trafiletto che mi informava che in Francia é uscita la nuova pubblicità della Dim che divide i quarti posteriori delle donne in 4 categorie e ogni categoria ha lo “string” giusto. “E quindi?” mi son chiesta. Poi ho visto che in fondo all’articoletto c’era l’invitante parolina “continua” e mi son detta dai, ok, quello era l’incipit, ora andiamo al sodo. Con rinnovata speranza ho cliccato su “continua” e si é aperta una pagina dove c’era lo stesso identico pezzo. Il secondo paragrafo dell’articolo, per motivi incomprensibili, parlava dei due giorni dell’editoria a Bagnaia. Confusissima, mi sono chiesta cosa centrasse Lapo Elkann con il culo “gourmand”, e ancora non ho trovato una risposta.
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