ChicaVQ 3.1

 

letnji 27 Gennaio 2004

Filed under: VQ Pensiero — chicavq @ 15:04

Di giorno gli scogli sono bianchi come ossa levigate, troppo bianchi contro il blu del mare, ed é bello addormentarsi al sole con le orecchie piene del rumore dell’acqua. La sera c’é un molo illuminato da una fila di bancarelle e un uomo che ritaglia nel cartoncino nero le sagome delle persone e poi le appiccica su uno sfondo bianco, come negativi di quello che siamo. E ad imboccare le viuzze dietro al molo ci si perde in un mondo silenzioso di acciotolati bagnati, gatti curiosi e improvvise piazzette che ti si aprono davanti, con il ricordo di risa e musica lontane. Di giorno c’é il piccolo promontorio da cui si vede il faro, lontano, su un’isoletta minuscola, e si vede la baia e il paese tutto raccolto attorno al campanile dell’unica chiesa. Su quel campanile si puó salire, se ti chiedi come sono le cose viste dall’alto, ci si arrampica su per una vecchia e ripida scala di legno, bisogna salire di lato e fare piano per non disturbare i colombi che dai loro angoli fissano diffidenti l’intruso nella loro casa, e quando arrivi su sei investito dal vento che sembra aggredirti da tutte le direzioni. Di giorno a volte piove e l’aria é dolce, é bella la pioggia nei paesi di mare, ha odore di sale e di alghe e di pini e di libri da leggere seduti sui gradini di casa. La sera ci sono scorpioni e farfalle, e sembra di essere in un romanzo di Gabriel Garcia Màrquez, non che la cosa sia consolante con uno scorpione a 10 centimetri, e ci sono milioni di stelle e l’ultima sigaretta prima di andare a dormire sapendo che domani sarà uguale a oggi e che alla fine non hai molta voglia di far ricominciare a scorrere il tempo.